Perizia per anatocismo
Perché serve una Perizia per anatocismo
Richiedere una Perizia per Anatocismo può consentire di tutelarsi da richieste di interessi sul debito e non solo, a volte esorbitanti ed ingiuste da parte di chi ci ha concesso un prestito.
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Le modalità di accesso al credito, in passato, hanno esposto i soggetti bisognosi di liquidità, con un semplice fido in conto corrente o con un prestito personale sino anche al mutuo per la casa, in uno stato di sudditanza di fronte agli abusi che i diversi istituti di credito decidevano di applicare al malcapitato.
Questa distorsione delle norme di legge sull’anatocismo, uniformate e esplicitate dai codici della dottrina giuridica, ha conseguentemente creato fenomeni di difformità fra quanto promesso attraverso le varie campagne pubblicitarie e promozionali dei prodotti finanziari offerti rispetto alle reali condizioni contrattuali con particolare riferimento all’applicazione dei tassi di interesse sul credito, che ovviamente sempre erano a sfavore dei clienti.
L’applicazione pratica anatocistica presumeva la ricapitalizzazione degli interessi non sul capitale prestato, bensì sul montante che gli stessi (ovvero capitale più interessi) che maturavano nel periodo considerato, ovvero in genere su base trimestrale si calcolavano interessi su interessi, andando così progressivamente a incidere sempre più negativamente sul flusso finanziario del debitore, che si trovava magari a pagare pure le commissioni sul massimo scoperto.
In pratica, qualsiasi fosse il tasso concordato tra le parti, questo veniva ampliato applicato e ricalcolato non solo sul capitale puro bensì di volta in volta, quindi per ben quattro volte nell’arco di un solo anno contabile (se su base trimestrale).
Sul montante che lo stesso tasso aveva creato si generano così nel tempo interessi illegittimi calcolati su altri interessi con danni per il debitore da quantificare in maniera precisa attraverso una perizia per anatocismo.
Cosa dice la legge per l’anatocismo
L’adeguamento alle condotte generali dei sistemi bancari di altri stati europei, ed il recepimento di alcune direttive della comunità europea, ha indotto il Governo a varare dei provvedimenti che a far data dal 2016, a seguito della modifica sostanziale dell’art 120 del testo unico leggi bancarie, ponevano l’anatocismo come pratica non più consentita, se non su base annua e solo su esplicita accettazione delle condizioni profilate al cliente ammesso e non concesso che ne fosse consapevole.
È diventato pertanto fondamentale l’operato di professionisti del settore ove periti e avvocati esperti in anatocismo, ha fatto sì che le richieste di verifiche su possibili abusi delle condizioni contrattuali e dei tassi di interesse applicati, confluissero tutti in una sorta di pre esame della pratica noto come perizia per anatocismo o perizia econometrica, ossia la verifica del calcolo degli interessi negativi effettivamente corrisposti dal debitore, da confrontarsi inoltre con le soglie massime applicabili secondo la legge e a quanto descritto nelle clausole contrattuali sottoscritte dal debitore.
In questo modo con la perizia per anatocismo le incongruità risultanti, sempre a solo discapito del cliente debitore, divenivano la prova che costituisce il fondamento delle richieste di risarcimento danni per anatocismo da inviare al proprio istituto di credito in riguardo alle somme ingiustamente trattenute in conto corrente, al fine di ottenerne il riaccredito secondo un iter ben preciso.
Sarà dunque la capacità tecnica ed esperienza del perito che redige la perizia per anatocismo giustificare i punti di opposizione, meglio se questo avviene in sinergia con un avvocato esperto in anatocismo, che porta far meglio leva e riferimento sulle più recenti sentenze di cassazione anatocismo, puntando a termini temporali di recupero non troppo lunghi, magari in ottica di concordato stragiudiziale, mediazione o altro, ma sempre e solo nell’interesse del cliente e, in caso contrario, intraprendere un’azione giudiziale, cui preferibilmente nessun gruppo bancario vuole mai esporsi troppo sapendo di essere comunque in torto.
Tutto comunque comincia con una perizia per anatocismo scritta a quattro mani tra perito e avvocato.
La Cassazione e l’anatocismo
Di fatto in pratica il concetto formulato in una sentenza della suprema Corte di Cassazione chiamata ad esprimersi circa l’interpretazione dell’art. 1283 del Codice Civile, per cui i giudici attribuivano alle pratiche anatocistiche un’interpretazione non al di fuori di quanto normativamente enunciato, escludendo conseguentemente gli usi negoziali fino a quel momento applicati, facendo scaturire le dovute controversie fra le parti in causa.
La Cassazione con la sentenza n. 9127/2015 del 6 maggio è intervenuta in materia di anatocismo, dichiarando l’illegittimità della capitalizzazione annuale degli interessi. Molte altre sentenze sull’anatocismo si sono comunque succedute nel tempo.
Da quanto esposto è dunque chiaro come sia sempre preferibile rivolgersi ad un avvocato esperto per anatomico e usura bancaria che assieme alla perizia redatta dal perito esperto in anatocismo potrà meglio tutelarti nel recupero del danno subito.