Lavori ristrutturazione fatti male

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Cosa fare con Lavori di ristrutturazione fatti male?

Se hai riscontrato lavori ristrutturazione fatti male continua a leggere, vedremo come e quando rifiutare un’opera che presenta vizi e difetti o difformità costruttive.

Quando è responsabile l’impresa costruttrice e che cosa succede per i danni al che stai subendo.

Quando si contatta un’impresa per affidargli una ristrutturazione a parole sono tutti bravi a promettere lavori fantastici eseguiti da operai esperti.

Ai vari dubbi che possiamo sollevare ci si sente dire: «Non si preoccupi», «nessun problema», «che cosa ci vuole», «ma si figuri», «pensiamo a tutto noi»….ecc…

Poi a lavori eseguiti (male) gli si chiede perché quel muro non è a piombo?

Perché riscontro infiltrazioni d’acqua dal terrazzo? Ma, Perché non avete previsto che tra un locale e l’altro ci dovesse essere la distanza per far passare un domani una carrozzella? Perché l’impianto di riscaldamento non funziona bene?, «Non si preoccupi è tutto normale», dice ancora chi ha fatto i lavori di ristrutturazione.

Mi preoccupo sì, invece anche perché sempre capita che i costi preventivati sono pure aumentati spesso anche del doppio.

Perché poi la casa con i lavori di ristrutturazione fatti male me la tengo io.

Lavori fatti male non a regola d'arte con vizi e difetti

Lavori fatti male non a regola d’arte con vizi e difetti, se è tutto da rifare chi deve pagare?

E se i lavori di ristrutturazione sono fatti male la casa me la devo tenere così? Chi deve pagare per rifarli? Che cosa fare con lavori di ristrutturazione fatti male?
Anche se non tutte le imprese edili lavorano eseguono lavori di ristrutturazione fatti male è bene sapersi tutelare prima e poi saper come rimediare.

È per questo che è importante sapere, in caso di lavori di ristrutturazione fatti male e dunque si tratta di lavori non a regola d’arte, di chi è la responsabilità chi paga e che cosa fare per riparare il danno.

Qui avevamo già parlato di ▷Come contestare la cattiva esecuzione dei lavori edili ma ora vediamo altri aspetti.

Lavori ristrutturazione fatti male di chi è la colpa?

La prima cosa da stabilire è di chi è la colpa ovvero chi è il responsabile del danno.

La logica vuole (ma anche la legge) che chi ci ha eseguito materialmente i lavori, dovrà anche farsi carico del risarcimento dei danni patiti dal committente.

Quindi, l’impresa edile ovvero l’appaltatore dei lavori fatti male nel corso della ristrutturazione è quella su cui puntare il dito ai fini del risarcimento del danno.
Tuttavia, bisogna stare molto attenti a non fermarsi solo alla pura logica intuitiva.

Infatti, poiché normalmente vi è un direttore dei lavori ed anche un progettista delle opere occorre valutare se essi abbiano dato le corrette indicazioni all’impresa es abbiano seguito correttamente e con diligenza l’esecuzione dei lavori.

I professionisti direttore dei lavori e progettista, nella maggior parte dei casi, diranno che è stata l’impresa a non aver capito quello che doveva fare o che ha agito di sua iniziativa.

L’impresa ovviamente dirà di aver fatto quello che è stato detto dal geometra, dall’architetto, o dal progettista con il classico scaricabarile.

Per uscire da questi rimpalli, la soluzione migliore è quella di farsi fare una perizia tecnica da un professionista abilitato ed esperto (non affidative al primo che capita), sia in questioni tecniche sia di diritto che faccia tutte le indagine dirette e documentali al fine di determinare il responsabile della difformità o del vizio d’opera.

La perizia tecnica dovrà dunque evidenziare, chi ha sbagliato e dove e chi dovrà pagare il rifacimento dei lavori di ristrutturazione fatti male e dei danni conseguenti.

C’è una garanzia sull’esecuzione dei lavori?

Il Codice civile prevede una garanzia sulla ristrutturazione che si prescrive dopo 2 anni dalla consegna dei lavori ultimati trattandosi di lavori eseguiti a seguito di un contratto.

Però, la garanzia può arrivare fino a 10 anni se il vizio o la difformità comporta la presenza di un grave vizio e difetto costruttivo . Il tutto con rischio di rovina dell’edificio o di non possibilità di consentirne un normale uso.

Devi tener, però presente che la garanzia non è operativa se il committente ha accettato i lavori e le difformità.

Se i vizi erano da lui conosciuti o riconoscibili, purché, in questo caso, non siano stati nascosti o taciuti in mala fede dall’impresa o che comunque quando si tratta di vizi occulti e non riconoscibili.

Quindi se i lavori mal eseguiti sono riscontrabili solo attraverso l’occhio di un tecnico che deve redigere una perizia tecnica sui vizi e difetti costruttivi.

Lavori di ristrutturazione fatti male: quando si «scopre» il difetto secondo la giurisprudenza?

Stabilire il momento in cui i lavori di ristrutturazione sono stati fatti male non è una cosa scontata. E’ comunque importante provare quando sei venuto a conoscenza di ciò.

Tant’è vero che addirittura la Cassazione è intervenuta più volte su questo punto [Cass. sent. 1655/1986] stabilendo che la scoperta «ufficiale» del vizio e difetto costruttivo avviene «quando ragionevolmente si rafforza la certezza che il difetto è conseguente ad una probabile responsabilità dell’impresa che ha eseguito i lavori».

Vedere solo i problemi non significa avere la certezza che siano riconducibili ad una responsabilità dell’impresa, del progettista e/o del Direttore dei Lavori.

La Suprema Corte ha, successivamente, precisato che la consapevolezza dell’errore (e quindi il termine di 60 giorni per fare la contestazione); scatta solo quando viene redatta una perizia tecnica da cui emergono forti indizi di responsabilità da parte dell’impresa.

Lettera contestazione lavori edili non eseguiti a regola d’arte: come inviare la contestazione?

Se pensi di avere lavori di ristrutturazione fatti male, la contestazione la devi inviare con raccomandata a/r o via PEC (posta elettronica certificata).

La lettera di contestazione dei lavori fatti male va indirizzata alla sede legale o all’indirizzo PEC dell’azienda appaltatrice (ogni attività d’impresa è obbligata ad averne una se non la conoscete provate a cercare la PEC qui).

La contestazione può essere scritta e inviata da ogni singolo cittadino, non vi è necessità dell’assistenza di un avvocato.

Bene sarebbe farsi fare comunque una perizia tecnica prima, per esser certi di contestare bene tutti i lavori fatti male.

Se hai un contratto d’appalto è meglio, ma comunque il fatto che non hai mai sottoscritto un contratto d’appalto, ma ti è stato fornito un semplice preventivo approvato non esime l’impresa dalle proprie responsabilità: l’accordo verbale si concretizza con comportamenti taciti come l’avvio dei lavori.

Esempio facsimile di modello di lettera di contestazione per lavori di ristrutturazione fatti male:

Spett.le ditta XXX
Sede legale Via …
Raccomandata a.r. o PEC

Con riferimento al contratto d’appalto sottoscritto (o al preventivo) in data …/…/20.. avente ad oggetto i lavori di ristrutturazione all’interno dell’immobile sito in…… di proprietà dello scrivente e dallo stesso commissionativi, sono a contestare la non corretta esecuzione a regola d’arte dei seguenti lavori:

(Segue l’elenco punto per punto dei lavori da contestare oppure se avete contattato un tecnico fate riferimento alla perizia tecnica sui vizi e difetti e valutate con lui se allegarla o meno)

Tanto premesso, vi intimo e diffido a voler porre rimedio agli errori commessi, comunicandomi l’inizio dei lavori, che comunque dovranno intervenire entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento della presente.

Con riserva, in difetto, di ricorrere presso le competenti sedi giudiziarie a tutela dei miei diritti.
Distinti saluti

Luogo, firma, data.

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